Il metodo

Dalle esperienze cliniche, dal confronto e dalla continua collaborazione tra esperti di Neuromodulazione nasce il nuovo approccio al sistema nervoso periferico e muscoloscheletrico: il metodo Pain Neuromodulation System si incentra sulle tecniche riabilitative neuro-oriented attraverso l’utilizzo delle due tecnologie medicali Ponos e Monos.

A seconda della diagnosi differenziale della sindrome dolorosa si hanno a disposizione fino a 4 tipi di correnti di neuromodulazione e parametri modulabili in frequenza, burst e sweep frequenza, intensità e profondità di azione. A questi si integrano 6 tipi di microcorrenti, correnti sinusoidali in multifrequenza e la radiofrequenza diatermica, disponibile sia in modalità continua che frazionata.

Controllo accurato

L’esperienza clinica ci insegna che uno stato doloroso è spesso frutto dell’alterazione di tessuti diversi, che però i sistemi attuali non consentono di trattare se non con tecnologie diverse.

Una volta individuato il set di parametri specifici il sistema esegue la terapia volta al ripristino della condizione chimica corretta e alla successiva normalizzazione dei segnali cutanei afferenti sulle terminazioni nervose cutanee superficiali fibre A(δ) (mieliniche), fibre C (amieliniche) oppure sul decorso del nervo più in profondità, e/o sul tessuto in disfunzione. L’andamento della terapia è noto in tempo reale grazie al controllo accurato della misura dell’impedenza delle zone cutanee alterate e quindi biologicamente più attive.

L’approccio

Il nostro approccio globale e neurofisiologico è sinergico con il modello neurobiologico consentendo d’intervenire simultaneamente anche a livello di sistema nervoso periferico e delle radici nervose (dolore neuropatico), metabolico (dolore sistemico), a livello tessutale (fibra neuromotoria) e locale (microcircolazione) utilizzando segnali di correnti specifiche.